12/01/2023
La tecnica colturale dell’inerbimento (conosciuta anche come pacciamatura viva) consiste nel mantenere sul terreno di arboreti, frutteti e vigneti una copertura erbosa – spontanea o seminata – gestita mediante operazioni di sfalcio come alternativa più economica, naturale e rispettosa dell’ambiente rispetto alla lavorazione e al diserbo integrale.
Nei vigneti la lavorazione completa del suolo rimane una delle principali tecniche di gestione, sebbene sia da condurre con attenzione dal momento che lascia il terreno esposto all’azione degli agenti atmosferici che favoriscono l’erosione e la perdita di fertilità. Inoltre, frequenti lavorazioni portano ad un compattamento del terreno al di sotto dello strato lavorato, noto come “suola di lavorazione”.
Per questo, sempre più spesso si adotta una gestione con inerbimento parziale che, nel caso specifico del vigneto, è realizzato a filari alterni.
L’inerbimento parziale permette di ottenere una serie di vantaggi:
Il rispetto di alcune semplici prescrizioni garantisce il raggiungimento di risultati soddisfacenti.
Anzitutto è necessaria una valutazione delle caratteristiche del terreno e la conoscenza del volume medio delle precipitazioni nell’area e delle specifiche necessità della coltura.
In particolare, nei periodi iniziali si dovrà prevedere un maggiore utilizzo di acqua e di concimi azotati onde evitare indebolimenti al vigneto.
Nei periodi primaverili-estivi o nei periodi caratterizzati da elevati rischi di siccità sarà necessario intervenire più frequentemente con il taglio dell’erba, evitando che la stessa raggiunga un’eccessiva altezza che comporta un aumento delle esigenze nutrizionali.
In particolari condizioni, come nei terreni poco fertili e nelle zone ad alto rischio di siccità, mantenere la superficie coperta da erbe può causare un’eccessiva competizione con le viti per la ricerca di sostanze nutritive e per l’assorbimento dell’acqua, soprattutto in assenza di un impianto di irrigazione o con limitate disponibilità idriche.
Per non rinunciare ai vantaggi dell’inerbimento tra i filari e mitigarne le criticità si può optare per l’inerbimento a filari alterni – o anche di un filare ogni due – attraverso cui si lascia un filare inerbito mentre nel successivo si effettua la coltivazione del terreno. In questo modo vengono mantenuti molti dei benefici che la gestione del terreno inerbito porta con sé, ad esempio riducendo al minimo la competizione tra la copertura erbacea e le viti, è possibile adottare questa tecnica in ogni zona climatica.
Nei mesi invernali il terreno inerbito riesce a trattenere una quantità maggiore di acqua, fattore che evita la possibile erosione del filare; mentre in estate l’inerbimento contrasta l’evaporazione di acqua dal terreno.
Il coltivatore Vignamatic realizzato da Sicma semplifica le lavorazioni tra i filari, in particolare quando vi è l’esigenza di lasciarli inerbiti a file alternate. Esso consente di effettuare più lavorazioni simultaneamente, come appunto la coltivazione interfilare ad inerbimento parziale o alternato e le lavorazioni interceppo.
Nel dettaglio, sui filari da coltivare si potrà utilizzare la macchina con la configurazione completa in cui tutti gli utensili sono operativi: in questa configurazione Vignamatic agisce come un coltivatore combinato che lavora contemporaneamente il terreno interfilare con i vomeri centrali e il sottofila (interceppi) con gli utensili laterali, effettuando il diserbo meccanico delle erbe infestanti, dissodando e mescolando il terreno incorporandovi le sostanze nutritive.
Terminata tale operazione, sollevando idraulicamente i vomeri centrali, è possibile rientrare nel filare successivo lasciandolo inerbito. Alla ripresa delle lavorazioni in questo caso del sottofila, il telaio resta nella posizione originaria mantenendo basso il baricentro e conservando la medesima altezza di lavoro, grazie al rullo posteriore a contatto con il terreno.
Vignamatic è un coltivatore molto versatile e rappresenta la migliore soluzione per eseguire più operazioni tra i filari con un solo macchinario.